Un dolce che se passi lo Stretto di Messina non puoi non assaggiare.... il classico è quello alla ricotta ma poi vi è anche la variante alla crema al cioccolato il tutto guarnito sopra o con la granella di nocciola {che io preferisco } o con un pezzo di frutta candita che sia un filo di arancia canfita o mezza ciliegia anch'essa sempre candita sia verde o rossa
INGREDIENTI
Per le scorze:
250 gr farina 00
15 gr zucchero
1 gr sale
5 gr cacao amaro
25 gr strutto
75 gr nero d'avola
1 uovo
Per la crema:
1 kg di ricotta di pecora
350 gr di zucchero
200 gr di cioccolato fondente tritato al coltello
cubetti di arancia candita (facoltativi)
Per finire:
ciliegie candite
filetti di arancia candita
zucchero a velo
Olio di semi (o strutto) per friggere
PREPARAZIONE
Il giorno precedente la preparazione, dedicarsi alla ricotta: la ricotta
deve essere fresca ma asciutta. Porla in uno scolapasta e farla
sgocciolare in frigo per un'intera giornata. Il giorno successivo,
mescolarla con lo zucchero, farla riposare un'ora e poi passarla al
setaccio. Dovrete ottenere una crema morbida e setosa, senza grumi. In
mancanza del setaccio, si può usare un colino a maglie fitte. C'è anche
chi usa il passaverdure
Sempre il giorno prima, iniziare a preparare le scorze: Miscelare tutti
gli ingredienti secchi, unire lo strutto e sbriciolarlo con le dita.
Inserire poi l'uovo e il vino rosso (poco alla volta, potrebbe non
servire tutto!) fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
Avvolgerlo nella pellicola e lascialro riposare per almeno 24 ore.
Il giorno dopo, stendere l'impasto con il mattarello. Non sarà
necessario usare nè olio nè farina. L'impasto è molto elastico, quindi
tenderà a restringersi. Ci vuole un pò di pazienza.
Stenderlo piuttosto finemente e ritagliare dei cerchi di 12 cm. Appoggiare la canna sul disco di pasta e avvolgerlo, tirando leggermente
i bordi e rialzando la pasta verso il centro. Unire le due punte,
pressando con il dito in modo da farle attaccare tra di loro (consiglio
della mamma che io NON ho seguito: spennellare con un goccio di albume
le due estremità in modo che in cottura non si aprano)
NOTA: ci vorrebbero le apposite canne di bambù. Io non le ho e ho
usato quelle in acciaio che comunque hanno fatto il loro lavoro!).
Nel frattempo preparare un tegame con l'olio o lo strutto....bel dilemma amiche
siciliane Io preferisco friggere con l'olio perchè il
sapore dello strutto cotto non mi piace molto Quando l'olio (o lo strutto) sarà caldo ma non bollente, tufafrci dentro
le canne e fare cuocere le scorze. Dovranno rosolare ma non bruciare.
Vedrete che inizieranno a formasi delle bolle in superficie. La temperatura dell'olio deve essere
ottimale: se è troppo caldo, le scorze bruceranno subito. Se è troppo
freddo, assorbiranno troppo olio e diventeranno indigeste.
Una volta cotte, estrarle dall'olio e farle freddare completamente. Per
estrarre le canne sarà sufficiente imprimere su di esse una leggera
pressione e sfilarle delicatamente.
Una volta freddi, farcirli con la crema, decorarli con mezza ciliegia candita e spolverare con zucchero a velo
Consigli & Suggerimenti
le scorze cotte si conservano in una scatola di latta per qualche
giorno. Una volta farciti, però, vanno consumati subito. La crema, una
volta zuccherata, può essere congelata tranquillamente. Stesso procedimento vale sia per i cannolicchi {chiamasi cosi i cannoli piccolini dove verranno riempiti solo con la ricotta senza aggiunzione del cioccolato inquanto lo spazio da riempire è piccolo o al cioccolato}che per i cannoli grandi!!! per chi non gradisce la scorza d'arancio sopra potra' usare della granella ossia mandorle tostate